le Rondini

Le rondini


La prima rondine venne iersera a dirmi:
 E’ prossima la Primavera!
Ridon le primule nel prato, gialle,
e ho visto, credimi, già tre farfalle.
Accarezzandola così le ho detto:
Sì è tempo, rondine, vola sul tetto!
Ma perché agli uomini ritorni in viso
 come nei teneri prati il sorriso
un’altra rondine deve tornare
dal lungo esilio, di là dal mare.
La Pace, o rondine,
che voli a sera!

 

Questa poesia di Gianni Rodari svela molto sulle rondini:
le rondini sono presenti nella cultura e nelle sue manifestazioni, come questa poesia e altre espressioni letterarie, miti e fiabe che le riguardano. Tale cultura risale a popoli antichi come Egizi, Greci e Romani, che consideravano le rondini una manifestazione degli dei. Il fascino delle rondini probabilmente nasce dal fatto che, avendo esse una naturale capacità di regolarsi in base alle stagioni, venivano attentamente osservate dagli antichi, che tentavano di misurare il tempo per programmare semine e raccolti;
le rondini sono un simbolo di speranza capace di accomunare sia tradizioni diverse, come quella cristiana, che le associa alla resurrezione e quella islamica che le ritiene buone compagne, sia popoli lontani, dai portoghesi che usano decorare le pareti di casa con rondinelle in ceramica, agli estoni che le hanno adottate come uccello-simbolo ritenendole portatrici di felicità;
le rondini annunciano l'arrivo della primavera, come ricordano anche due noti proverbi italiani:





 “Una rondine non fa primavera” e "San Benedetto, la rondine sotto il tetto”; le rondini infatti giungono da noi dopo aver trascorso la stagione fredda in Africa, tornando in grossi stormi, con un viaggio di oltre 11.000 km, volando ad una velocità media di circa 30-40 chilometri all’ora e arrivando in realtà poco dopo l'inizio della primavera, ad aprile;
le rondini vengono associate ai tetti e di conseguenza alle case. Come già raccontato da Esopo in una delle sue fiabe, rondini e uomini in pratica sono vicini di casa: mentre prima di entrare in contatto con l’uomo le rondini costruivano il nido in natura, col tempo hanno infatti iniziato a nidificare preferibilmente in luoghi creati dagli umani, ben adattandosi agli ambienti rurali ed a questi ambienti restano fedeli in quanto usano tornare alla solita area di nidificazione ogni anno.
Dal punto di vista scientifico le rondini sono Uccelli Passeriformi appartenenti alla famiglia Irundinidi (che comprende 83 specie suddivise in 19 generi) e sono distribuite in tutto il mondo, a parte l'Antartide.
In Italia possiamo incontrare i generi Hirundo e Delichon (Balestruccio): al genere Hirundo appartiene la rondine comune (Hirundo rustica), la più diffusa, caratterizzata dalla lunga coda biforcuta, dal becco piccolo, dalle parti superiori nere con riflessi bluastri e dalle parti inferiori bianche con riflessi ruggine e fronte e gola di colore arancio scuro, quasi rosso. Rondini maschi e rondini femmine appaiono simili, anche se le femmine hanno colori meno vivaci, la differenza maggiore è la coda profondamente biforcuta, più lunga nei maschi.




Le rondini, grazie al corpo snello e alle lunghe ali appuntite, riescono a volare in modo molto efficace e per lungo tempo, raggiungendo anche velocità di 50/65 km. all'ora e cacciano agevolmente in volo gli insetti di cui si nutrono, evitando quelli pungenti come api e vespe. La lunghezza di una rondine si aggira sui 15- 20 cm, le sue ali si aprono all'incirca di 30-35 cm e il suo peso è intorno ai 20 grammi.
I maschi attirano le femmine con il canto e con il volo ed essendo le rondini di solito monogame, una volta formatasi una coppia, i due restano uniti e sempre in collaborazione costruiscono nidi di fanghiglia e paglia dalla caratteristica forma a coppa e di solito attaccati alle case. Le rondini depongono da 4 a 6 uova bianche e macchiettate e le covano per un tempo variabile tra gli 11 e i 20 giorni, fino alla nascita dei pulcini. In genere ogni rondine ha due nidiate ogni anno, una in primavera e una a tarda estate, purtroppo con un alto tasso di mortalità per i piccoli. All'alimentazione dei nuovi nati provvedono entrambi i genitori per una ventina di giorni.
Proponiamo anche qualche curiosità:





nell'antichità si riteneva che le rondini durante l'inverno si ritirassero in torpore, una sorta di letargo, invece migrano in quanto la densità di popolazione degli insetti di cui si cibano cala durante l'inverno;
solo raramente può capitare che le rondini tocchino terra e ripartono, mentre un po' più spesso può avvenire che volino radenti il suolo, per catturare qualche insetto;
 le rondini non vanno confuse con i rondoni e i balestrucci: i primi vivono preferibilmente nelle città, anche sulle costruzioni più alte, i secondi prediligono le periferie. Le rondini invece scelgono la campagna, con le sue stalle e i suoi edifici rurali perché sono legate a grandi mammiferi, da noi in pratica mucche e qualche cavallo, in quanto possono trovare pagliuzze per i nidi vicino ai ricoveri di questi animali ed inoltre solo camminando mucche e cavalli spaventano e fanno alzare i piccoli insetti di cui si nutrono le rondini.




Negli ultimi decenni in Italia e in Europa le migrazioni delle rondini sono molto diminuite, secondo una stima della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) addirittura del 40%, a causa di varie situazioni: la celere trasformazione delle campagne, il cambio di clima, l'uso dei pesticidi, la distruzione dei nidi e i pericoli della migrazione che comporta l'attraversamento del Sahara diventato sempre più esteso, visto il riscaldamento globale.
A proteggere le rondini dal rischio di distruzione dei nidi ci aveva già pensato il legislatore inserendo rondini, rondoni e balestrucci tra le specie protette dalla legge n. 157/92, che vieta la distruzione dei nidi e ogni forma di disturbo a queste specie purtroppo in declino nonostante rendano anche un utile servizio all'uomo: la riduzione di insetti molesti.
Per proteggere con più efficacia le rondini occorrerebbe conservare le zone di biodiversità ancora presenti nelle nostre campagne, magari utilizzare meno pesticidi, insomma ricercare nuovamente una maggior comprensione della natura.
Ciò in particolare potrebbe essere importante proprio per la Pianura Padana, che con le sue cascine immerse tra vasti prati risulta un habitat ideale per le rondini.
Anche il Molino Doppio, con la sua posizione immersa nella campagna, è una meta gradita per le rondini che attraversando in volo il cortile rallegrano l'atmosfera con i loro garriti mentre raggiungono i nidi, posti sotto i ballatoi e nei vani scala come possiamo osservare nelle cinque bellissime foto di questa pagina, scattate nel 2011 dalla sig.ra Barbara Bonazzi.


Un'altra incantevole rondine che è a andata a trovare proprio in casa il Sig.Marco Biraghi, che  non ha perso tempo a riprenderla...aveva voglia della compagnia di altre "Due Rondini"!




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